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Centro interdipartimentale di Bioclimatologia

Presentazione

La Bioclimatologia si occupa dello studio delle interazioni fra i processi atmosferici e gli organismi viventi ed ha assunto, nella società odierna, una valenza prioritaria in relazione ad una vastissima gamma di considerazioni che riguardano l’uomo (prevenzione di patologie legate alle condizioni del clima, analisi degli effetti dell’inquinamento atmosferico, costruzione di ambienti considerando tutti gli aspetti di pianificazione, disegno urbano e architettura, etc.), gli animali (sfruttamento ed ottimizzazione delle risorse climatiche per la gestione razionale degli allevamenti, valutazione delle relazioni fra clima e specie animali presenti negli ecosistemi naturali, etc.) ed i vegetali (ottimizzazione dei processi produttivi in relazione ai rapporti coltura-atmosfera, gestione delle risorse e degli ambienti naturali, conservazione della biodiversità, etc.).

Oggigiorno queste considerazioni hanno un ruolo di primo piano, anche in relazione alla maggiore frequenza di condizioni atmosferiche anomale od eccezionali conseguenti ai cambiamenti climatici, che manifestano i loro effetti in maniera sempre più inequivocabile.

L’eccessivo input di sostanze inquinanti nell’atmosfera ha infatti modificato le condizioni climatiche, sia a scala globale che locale, con una conseguente alterazione degli equilibri che caratterizzavano il sistema terrestre e che erano il frutto di una evoluzione iniziata milioni di anni fa.

Allo stato attuale difficile prevedere con precisione quali saranno le reali conseguenze di questi processi, ma indubbiamente le osservazioni condotte evidenziano la maggiore frequenza degli eventi estremi, il riscaldamento terrestre, la variazione dei regimi pluviometrici e non lasciano quindi molte incertezze sull’effettiva e forse definitiva alterazione degli equilibri terrestri.

Per quanto concerne le relazioni fra i fattori climatici ed ambientali e l'uomo, in primo luogo è necessario porre in evidenza come sia importante utilizzare tali fattori per migliorarne la qualità di vita e la salute. Inoltre è necessario cercare di evitare l'esposizione a fattori climatici ed ambientali ad azione negativa, i quali stanno aumentando nell'attuale periodo, determinando l'insorgenza o l'aggravamento di malattie respiratorie, allergiche, cutanee e cardiache.

Sono presenti inoltre alcune patologie la cui origine è da porsi in relazione a determinate condizioni del tempo atmosferico. Molteplici casi sono stati descritti a tale proposito e, ad esempio, possono essere ricordate: la variazione di temperatura dell'aria, che se troppo repentina favorisce il manifestarsi di patologia respiratoria o cardiovascolare, le condizioni di elevata umidità atmosferica che possono essere causa scatenante di epidemie virali, gli episodi critici di freddo e vento che possono scatenare crisi ipertensive.

Sono pertanto necessarie ricerche multidisciplinari al fine sia di utilizzare i fattori climatici ed ambientali per migliorare la qualità di vita e la salute dell'uomo, sia di prevenirne e curarne i danni, qualora essi siano nocivi.

Parallelamente, risulta estremamente interessante analizzare le condizioni climatiche future per evidenziare l’insorgenza di situazioni nocive, e quindi per individuare e mettere in atto interventi di prevenzione e controllo volti alla salvaguardia della salute umana.

Un chiaro esempio di queste considerazioni può essere trovato nell’aumento della radiazione ultravioletta conseguente al buco dell’ozono,  i cui effetti sono molto dannosi per l’uomo, così come per gli altri organismi viventi, determinando lesioni gravi sulle superfici esposte.

 
ultimo aggiornamento: 15-Mag-2019
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